Primo festival del film fotografico Les Nuits Photographiques
- Silvia Cher
- 31 ott 2014
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Nel mondo ipermediatizzato del giornalismo partecipativo, nell'era dell'iPhone e delle macchinette digitali, nell'epoca di Flickr e dei blog, in cui gli strumenti di produzione dell'informazione sono nelle mani di un numero sempre più ampio di persone, ci si chiede quale sia il posto del fotoreporter, se la sua professionalità abbia ancora un senso e in che direzione stia andando. Fin troppo facile lasciarsi andare a considerazioni nostalgiche sulla fine del grande reportage su carta stampata, sul tramonto dell'idea romantica di fotografo giramondo armato di Leica e pellicole in bianco e nero.
Eppure, paradossalmente, la voglia di testimoniare, di raccontare storie in immagini è più vivace che mai e grazie a internet lo spazio mediatico in cui esprimersi si moltiplica. Diventando lo schermo il supporto privilegiato dell'informazione, e la parola detta, piuttosto che scritta, lo strumento per spiegare, la fotografia documentaria oggi si adatta. Si inventa nuove forme di linguaggio. Rispolvera vecchi trucchi cinematografici, si apre alla collaborazione con professionisti nel campo del suono e della grafica, approfitta delle nuove possibilità del digitale e acquista nomi come time lapse, stop motion, web doc, P.OE.M.
Foto: ® Christopher Anderson - Magnum Photos
L'articolo completo è stato pubblicato su Gente di fotografia XIX #56